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Assemblea Regionale Slow Food

Immagine del redattore: Carla La PlacaCarla La Placa

Aggiornamento: 5 mag 2023


29 Aprile 2023

Incontrarsi con produttori, fiduciari, chef e tutti coloro che sostengono il mondo Slow Food è sempre una gran festa.


Così è stato anche nella giornata del 29 Aprile. L'incontro organizzato dalla condotta di Enna, nella zona più centrale della Sicilia: presso l'urban Center cittadino, l'ex convento dei cappuccini di Enna restaurato e aperto al pubblico da poco. Esso gode di ampi spazzi per organizzare eventi e meeting. Inoltre il centro include il museo delle confraternite ed è adiacente un posteggio di grandi dimensioni, rendendo così comoda l'affluenza degli spettatori.

I lavori hanno inizio con i saluti del neo fiduciario della condotta di Enna, Pino Pedone seguiti da quelli di Roberta Billitteri , vice presidente Slow Food nazionale, di Fabio Di Francesco, responsabile del comitato esecutivo regionale Slow food Sicilia e di Stefania Mancini Alaimo, segretaria regionale Slow Food Sicilia . Stefania, che collabora da più di ventanni con Slow Food, per la promozione e la salvaguardia del territorio di Enna, è stata l'anima della realizzazione di questo evento e di tutte le sinergie che tra slow food , le aziende agricole e le istituzioni si sono create negli ultimi anni.

Il primo argomento trattato è quello che riguarda la gestione delle mense scolastiche, la condotta di Enna e il comune di Enna a tal proposito hanno sancito un protocollo d'intesa.

Ci racconta l'assessore all'istruzione - Rosalinda Campanile, che ha seguito in prima persona la questione recandosi presso le mense scolastiche durante il momento della somministrazione dei pasti, da qui l'assessore si è resa conto che spesso i pasti serviti arrivavano freddi sulla tavola dei commensali poiché fornoti da aziende vincitrici di gare di appalto ma che cucinavano i cibi a 150 km di distanza dalla mensa. Così nasce la necessità di modificare la situazione affinché i bambini delle scuole ricevessero un pasto di qualità migliore e soprattutto di loro gradimento.

L'assessore crea una sinergia con l'ASP che si occupa di redige la composizione del menù trasformando questo da un composto di pietanze (primo, secondo e frutta) ad un piatto unico. Cosi facendo si cerca di migliorare la qualità del cibo fornito in funzione del baget di pochi euro stanziati per i costi pasto di ogni bambino.

La dottoressa Campanile fa' inoltre presente che il comune di Enna si è messo in moto per riattivare le cucine delle mense scolastiche anziché affidare la preparazione dei cibi ad aziende lontane. Il risultato delle modifiche attuate ha conseguito l'aumento degli iscritti alle mense. La sinergia con slow food è fondamentale per reperire cibi sani

L'assessore concludere il suo intervento dicendo che l'intento di questo progetto è che possa diventare un modello da ripetere in tutte le mense possibili.


Prende la parola Fabio Di Francesco e presenta il prof. Salvatore Farina , responsabile dell'associazione Ducezio


Ducezio deriva da Duci, dolce... il nome la dice tutta: L'associazione si occupa della valorizzazione del patrimonio storico e culturale della dolceria, pasticceria e gelateria Siciliana. Visita la tematica non poteva non stringere un sodalizio con la famiglia Slow Food perché "uniti si vince" asserisce il prof. Farina che conclude il suo intervento raccontando che attraverso il cibo a 360° possiamo capire la natura umana.


E' il momento dell'intervento del prof. Francesco Sottile il quale affronta il tema della conservazione della biodiversità, essa può essere attuata costruendo ponti di relazioni che Slow Food mette in atto attraverso diversi mezzi di azione:

  • Mercato della terra - relazione produttore consumatore

  • Cuochi dell'alleanza - relazione produttori mondo della ristorazione

  • Orto in condotta relazione produttori- scolaresche

"Insomma i produttori che animano i progetti dei presidi giocano un ruolo determinante per l'associazione, perché sono la spina dorsale di slow food"


Il prof Sottile continua il Suo intervento parlando del progetto salviamo i prati stabili e i pascoli .

I prati e i pascoli ci aiutano a preservare la Terra da i cambiamenti climatici, una superficie di terreno inerbito contrasta l'anidride carbonica e ne migliora l'apporto idrico .

Il progetto sostenuto dall'associazione a livello nazionale ha l'intento di aiutare i piccoli allevamenti zootecnici ai quali i prati stabili e i pascoli sono necessari per l'alimentazione dei propri animali . Acquistando la box

" Il gioco del piacere " è possibile sostenere tutti quei presidi che grazie all'allevamento zootecnico salvaguardano l'esistenza dei prati .

La box contiene 5 tipologie di formaggi differenti.

Presidi slow food la Sicilia ne possiede ben 50, è la regione con il numero più alto di presidi al mondo.


Anima la mattinata l'intervento dell'onorevole Fabio Venezia - deputato Assemblea Regionale Siciliana - il quale espone due iniziative parlamentari, una relativa alla riduzione dello spreco alimentare e l'altra riguarda la tutela delle razze zootecniche siciliane.

Le statistiche riportano che ogni anno circa 27 kg di cibo pro capite sono in eccesso e ad oggi solo una piccola parte viene conferita a chi ne ha bisogno, il disegno di legge vuole promuovere l'attività di solidarietà e beneficenza verso le fasce della popolazione più deboli, sensibilizzando la cittadinanza nel recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimenti creando ,quindi , relazioni tra ristoratori e associazione di volontariato e ipotizzando riduzione della tassa su i rifiuti in rapporto alla qualità di cibo conferito.

Dalla platea si suggerisce di aggiungere al disegno di legge l'opportunità di conferire cibo eccedente anche per gli allevamenti dei suini, pratia ad oggi vietata


Per la salvaguardia delle ragazze autoctone si vuole contrastare la nuova PAC ( politica agricola comunitaria)

La quale mira ad incentivare gli allevamenti intensivi a discapito delle piccole realtà rurali . La volontà di sostenere le realtà zootecniche marginali che spesso operano in zone svantaggiate serve anche a preservare il territorio ed evitare che questo venga abbandonato a causa di un economia poco competitiva. L' asino pantesco, l'asino ragusano, la capra girgentana , il bovino modicano sono alcune delle razze siciliane che devono essere tutelate e che si prestano ad essere allevate in quei piccoli allevamenti delle aree interne.

Sandra , che arriva dalle zone montane, fa presente che è anche necessario ristabilire gli ecosistemi, poiché il suo territorio oggi risulta gravemente compromesso dalla fauna selvatica, cinghiali e daini hanno distrutto prati creando gravi danni alle aziende zootecniche delle zone delle Madonie.



Dall'1 al 4 giugno una delegazione di Slow food Sicilia sarà a Genova per l'11° edizione di Slow Fish . Il tema del 2023 è l'interconnessione tra ambienti marini e acquatici : l'acqua è di chi ha sete ; la terra è di chi ha fame. Entrambi sono beni comuni.


Il tema Slow Fish introduce il racconto di Gaetano Urzi' che in rappresentanza del presidio slow food masculina da magghia - unico presidio in Sicilia che riguarda il pesce.

Il sig. Urzi' parla della necessità di tornare alla pesca artigianale , alla pesca fatta con piccole e con metodi poco aggressivi nei confronti della fauna marina. Con l'invenzione del motore diesel furono costruite imbarcazioni più potenti e grandi : i pescherecci i quali potevano avventurarsi in porzioni di mare più ampi attuando metodi di pesca distruttivi per gli ecosistemi marini, come lo strascico volante, questa continua depauperazione degli ambienti acquatici ha fatto sì che oggi sono enormemente diminuite le risorse ittiche con la conseguenza dalla diminuzione delle famiglie di pescatori operanti nel territorio.

Il ritorno alla pesca artigianale è un modo per valorizzare un indotto oggi sofferente, tramandare antichi saperi di anziani pescatori alle giovani leve che oggi con l'avvento della tecnologia l'uso del GPS o dei sonar hanno dimenticato.

Inoltre il ripopolamento dei borghi marinari favorirebbe attività di pesca turismo o di commercializzazione del pesce dando nuova vita alle zone costiere.


L'ultimo intervento è quello di Nino Mostaccio e della condotta Messina APS, condotta nata dal basso: aggregando prima le persone e poi creando le dinamiche di azione.


I lavori si concludono con una degustazione in pieno tema Slow con una tavolata ricca di presidi e prelibatezze .

Se desideri assaggiare un prodotto che fa parte dei presidi fai un salto in bottega, troverai le lenticchie nere delle colline ennesi








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