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Il pane di Carla


Adoro preparare il pane di casa, quando lo cucino la casa si riempie di inebriante profumo e felicità. Impastare il pane, dicono porti buon umore! e vi posso confermare che è vero.

L'azione manuale d'impasto, l'amalgamare la farina con l'acqua prima delicatamente e poi con un pò più di forza per aggregare bene gli ingredienti fa scaricare nervoso e tensioni così il sorriso ritorna sul mio volto anche nelle giornate più cupe.

La mia ricetta prevede l'impiego delle farine molite a pietra ottenute dalla macinazione dei grani antichi siciliani coltivati nella mia azienda agricola biologica .

Io miscelo le farine di Timilia e Maiorca con acqua, lievito madre ed un pizzico di sale .

ricetta semplice ma BUONA.

Ingredienti :

farina di Timilia 700 g

farina di Maiorca 300 g

acqua circa 400 g

lievito madre 200 g

sale 15 g

semi di papavero o di sesamo (quanto basta)

Il giorno prima della preparazione del pane rinfresco il mio lievito madre affinché questo sia ben attivo al momento della preparazione del pane.

Prima di iniziare ad impastare preparo le teglie dove collocare l'impasto una volta pronto:

uso teglie dal bordo alto che cospargo di olio e poi di farina usando il metodo solitamente impiegato per la preparazione delle torte affinché queste una volta cotte non si attacchino alla teglia.

E' importante fare questa operazione prima di iniziare ad impastare perché l'impasto che andremo ad ottenere sarà molto morbido e appiccicoso. Avere la teglia pronta per tempo è una comodità.

In una scodella di ampie capacità miscelo le due farine e poi pian piano aggiungo l'acqua.

La scodella la pongo all'interno del lavandino della cucina di casa mia, in questo modo il suo contenuto è ad un altezza a me comoda per l'impasto e poi con un getto d'acqua , quando avrò terminato di impastare, ripulisco velocemente tutti gli schizzi di farina che sono trasbordati durante la lavorazione.

Quando l'impasto è ben amalgamato aggiungo il lievito madre e riprendo a impastare, uso le mani chiuse a pugno che con forza spingo nella massa di farine e acqua, quest'azione la ripeto più volte. Trasmetto la mia energia all'impasto riscaldandolo.

E' arrivato il momento di aggiungere il sale, lo cospargo su tutta la massa dentro la scodella e poi riprendo ad impastare un altro poco.

Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati l'impasto sarà pronto per essere messo dentro le teglie per la lievitazione.

Quando le teglie avranno ricevuto la giusta quantità d'impasto cospargo questo di semi. solitamente uso quelli di papavero o di sesamo.

Lascio le teglie dentro il forno a riposare. In questo momento uso il forno come camera di lievitazione, dove il pane può lievitare senza sbalzi di temperatura. In inverno prima di porvi l'impasto per il riposo, preriscaldo il forno ad una temperatura massima di 30 gradi centigradi. E' importante stare attenti a questa temperatura perché superando i 30 gradi si bruciano i lieviti e il nostro pane non risulterà morbido e soffice.

Il pane rimane in lievitazione dalle 4 alle 8 ore tutto dipende dalla temperatura di casa, dalla stagione in cui impasto. se c'è freddo la lievitazione avverrà più lentamente.

Quando l'impasto sarà gonfio e leggermente spaccato in superficie questo è pronto per essere infornato.

Tolgo le teglie dal forno, Accendo il forno e lo proto ad una temperatura di 250 gradi centigradi. Quando il forno è caldo metto il pane in cottura e dopo 15 minuti abbasso la temperatura a 150 gradi centigradi . In questo modo il pane si cucina bene all'interno senza bruciarsi esternamente. Il tempo di cottura complessivo è di circa 40 minuti.

I tempi di cottura variano dalla tipologia di forno utilizzata.

Mi rendo conto che il pane è cotto quando questo ha una bella doratura sulla crosta, e si stacca facilmente dalla teglia .

Una volta cotto, sformo il pane, lo avvolgo in un panno pulito e lo faccio raffreddare su una griglia, Io uso il piano cottura quando i fornelli sono spenti. Così facendo il pane perde l'umidità in eccesso in modo uniforme.

La casa adesso è piena di profumo dolce e di buono, il pane è pronto per essere assaggiato.

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