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Progettando Etichette


la passione per i dettagli, i colori ed il disegno fanno parte di Me, la vita in campagna mi ha allontanato da questo mondo di colori e di arte per il quale ho studiato a Caltagirone, diventando maestra d'arte per la ceramica. Vivo l'amore per la terra a 360° dalla forgiatura dell'argilla alla decorazione ceramica, ottenuta dalla cottura di polveri ed ossidi in forno, e alla coltivazione del terreno per ottenere cibo genuino e di qualità.

poiché il tempo da dedicare alle produzioni artistiche spesso era limitato pian piano ho trasformato questa mia passione in qualcosa di utile per l'attività imprenditoriale agricola.

Ho imparato ad usare sistemi informatici per la progettazione delle etichette da apporre ai prodotti agricoli di San Giovannello.

La progettazione parte dallo studio delle dimensioni del pakagin di ogni singolo prodotto definendo le dimensioni di quel pezzo di carta che poi diventerà etichetta. Successivamente aggiungo il logo, le informazioni del prodotto, lotto e data di scadenza , codice a barre, ed in fine i dettagli: immagini che ritraggono la materia prima di cui il prodotto finale è composto.

Sembra un lavoro semplice, ma che in realtà è di grande pazienza. In un primo tempo si definiscono i singoli elementi e poi si assemblano tutte le immagini in un unica figura armoniosa.

In questi giorni ho dedicato il mio tempo alla progettazione delle etichette per una new entry : il sapone naturale.

Queste saponette di circa 100 g sono realizzate in modo artigianale utilizzando olio extravergine di oliva, farina e crusca di ceci ed essenza di lavanda siciliana.

Sono ottime per la detergenza del viso o dell'intero corpo, lasciano la pelle morbida e levigata.

Per chi non ha mai usato saponi naturali, a primo impatto la differenza con i saponi industriali è evidente. Il sapone naturale emette poca schiuma e con bolle piccole. Io una volta inumidito lo passo direttamente sul corpo, sciacquo e la pelle rimane morbida come se avessi passato una crema.

Questo procedimento mi porta a ricordare gli atleti della magna Grecia che al termine delle attività ginniche si detergevano il corpo passando dell'olio . Attività pienamente rappresentata dalla statua di Lisippo : Apoxyomenos

che coglie l'atleta nel gesto occasionale del detergersi. Il corpo dell'atleta gravita su entrambe le gambe; sono le braccia ad essere protese in avanti nel gesto di detergersi.

La particolare posizione delle braccia, inconsueta per una statua, la rende "umana" e chi la osserva nota che al cambiare punto di vista la statua genera una successione di immagini differenti. Le braccia protese in avanti generano ombre che accentuano la struttura plastica dell'atleta

 

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